Parole disperse
Publié le 27 Décembre 2009
Novembre è andato, e dicembre si è consumato in un soffio.
Le decorazioni appese sembravano le stesse che avevo tolto poche settimane prima, o almeno questa era la sensazione. Un natale strano, pieno di dolce e di amaro, di assenti presenze, di
pesi sul cuore e risate canterine.
Quanto l'ho desiderata una tavolata così? nei sogni di bambina c'erano tante sedie, e le candele accese, e tanti bambini che si rincorrevano da una stanza all'altra... c'è stato tutto: le corse,
pure troppe, le candele e le chiacchiere e le risate, il mio buco nel cuore, quello che mi fa compagnia da 12 anni ormai, ed un sorriso amaro che avrei dato non so che perchè
riuscisse a risplendere di nuovo.
Natale è andato, e in questi due mesi di apparente silenzio ci sono state tante parole scritte nell'anima ma non su questa pagina colorata: parole di fatica, per
un impegno cercato, voluto ma sempre più pesante ogni giorno che passava, parole di gioia, per un traguardo raggiunto per una volta proprio come lo avevo sperato, parole
di sostegno e amore, per una persona che sta affrontando un percorso pieno di ostacoli, rabbia e rancore, e parole di dolore puro, e di
sgomento, perchè il filo della vita a volte si spezza senza preavviso, senza rimedio, senza giustizia alcuna, e non c'è ragione al mondo che allevi il peso di chi resta o di chi ha assistito
impotente.
Le parole a volte si perdono, ma ritrovano sempre la strada.
A presto.